Uyuni ed il salar: l’immensità della natura y harto frio!

Uyuni ed il salar: l’immensità della natura y harto frio!
26 Giugno 2017- 29 Giugno 2017

Arriviamo ad Uyuni dopo un viaggio di 8 ore partendo da Sucre.
La città si presenta a noi come un ammasso di casupole in mezzo ad una sterminata pampa. Uyuni, infatti, è una città mineraria di frontiera, dall’aspetto quasi marziano in cui il gelido vento delle Ande scorre nei larghi vialoni.
Appena scesi dall’autobus troviamo un’agenzia per effettuare il tour nel famoso salar e ci dirigiamo all’ostello per cercare una via di fuga dal potente freddo.
Il mattino seguente iniziamo il nostro tour di due giorni che ci porterà a visitare alcuni dei luoghi più interessanti del salar.
Il salar a pochi chilometri da Uyuni è una grande distesa di sale (la più grande al mondo). Nella stagione delle piogge viene totalmente ricoperto d’acqua creando una sorta di grande lago di bassa profondità, mentre per il resto dell’anno si presenta come una maestosa distesa bianca e secca.
La prima tappa che effettuiamo è il vecchio cimitero dei treni.
Questo antico parcheggio ferroviario a pochi chilometri dal centro è diventato luogo di smantellamento delle vecchie locomotive a vapore regalando al viaggiatore un’aurea macabra ma anche affascinante.

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Successivamente, ci dirigiamo verso il salar: prima tappa un deludente paesino ai margini caratterizzato dal solito mercatino acchiappa turisti. Seconda tappa, proseguiamo all’interno del salar e ci fermiamo a visitare il primo albergo di sale costruito in questo bacino.
Attualmente chiuso a causa della contaminazione dovuta dalla struttura turistica (pipi e pupu) il luogo si presenta come una baita di sale nel mezzo del nulla. Qui si trova anche un moderno e alquanto pacchiano monumento alla Paris-Dakar, passata appunto per Uyuni nel 2013 ed una sorta di memorandum del viaggiatore dove i turisti più nazionalisti lasciano una bandiera appartenente al proprio paese.

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Il viaggio prosegue verso il paesino di Coquesa, un piccolo agglomerato di case ai piedi di un vecchio vulcano spento.
Qui si trova l’alloggio dove passeremo la nostre notte e da dove, una volta giunto il tramonto, il salar ci regala fantastici giochi di luci e colori che ci emozionano.

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Trascorriamo una cena semplice ed allegra con i nostri compagni di viaggio, con i quali condividiamo idee, pensieri ed a volte (per colpa di alcuni francesi cafoni) anche il cibo.
La mattina, dopo una breve colazione (in cui i soliti francesi hanno dato conferma di non saper condividere il cibo) ci dedichiamo ad una bella passeggiata sul salar dove incontriamo i bellissimi fenicotteri rosa intenti a procacciarsi il cibo.

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Dopo pranzo la nostra meta è la famosa isola Incahuasi: un’isola nel mezzo del bacino in cui non crescono altro che cactus ed in cui si vocifera abbia vissuto fino all’età di 106 anni un’Inca nutrendosi solo dei frutti di questi cactus.

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Un giro lungo il perimetro dell’isola ed una breve tappa in un luogo dove l’acqua presente in alcuni buchi, sembra in ebollizione per l’effetto di alcuni gas sotterranei, ma in realtà è freddissima. Secondo la gente del luogo le proprietà di questa acqua curerebbero i dolori alle ossa, provare per credere!

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Infine, prima del nostro ritorno ad Uyuni, passiamo per il luogo di raccolta del sale fonte di guadagno delle popolazioni locali.

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Il nostro saluto alla Bolivia non si poteva che concludere che con questa spettacolare escursione che ci ha regalato paesaggi mozzafiato e colori inebrianti!
La mattina presto partiamo per la nostra prossima meta: il Chile. Inizieremo dalla città di Calama!

Uyuni ed il salar: l’immensità della natura y harto frio!ultima modifica: 2017-11-17T18:27:56+01:00da lorenzelis
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